La sezione "Islamita" nasce dal desiderio di condividere i principi dell’Islam in modo chiaro, autentico e accessibile a chi parla italiano.

Qui troverai riflessioni, versi del Qur'an, hadith, concetti spirituali e contenuti educativi per avvicinarsi all' Islam, con cuore e mente aperti.

Una voce sobria, lontana da estremismi, vicina alla Verità.

Che tu sia Muslim (sottomesso a Dio) o semplicemente curioso, sei il/la benvenuto/a.

Il Risveglio del Cuore 

La Sura Al-ʿAlaq (96) – L'Aderenza – è una delle Sure più significative del Qur'an, perché i suoi primi versi sono stati i PRIMI rivelati al Profeta Muhammad (pace e benedizioni su di lui).

La sua importanza spirituale e storica è immensa, anche se la Sura di per sé è breve (solamente 19 versi) .

Rappresenta il Risveglio del Cuore alla Luce Divina, l’inizio del cammino dalla Jahiliyya (ignoranza) alla Hidaya (guida).

Iq'ra! 

Iq'ra! Leggi!

Il primo comando rivelato all’umanità non è pregare, né sacrificare, né obbedire, ma accedere alla conoscenza.

È una chiamata alla consapevolezza: leggere con gli occhi, con il cuore, con l’intelletto, e soprattutto con la guida del Rabbi.

L’assenza di oggetto diretto (“Leggi... cosa?”) è significativa: lascia il comando aperto e quindi universale – leggi ogni segno, leggi la creazione, leggi il tuo stesso essere.

Iqraʾ" è:

* un comando, ma anche un invito, 
* un inizio, ma anche una direzione, 
* un suono, ma anche una luce. 

È il punto dove il silenzio diventa parola... 


...e dove la Parola Divina entra nella storia.

La Gente della Scrittura 

Narrato da Ibn `Abbas:

Quando il Profeta (pace e benedizioni su di lui) inviò Mu`adh nello Yemen, gli disse: "Stai andando in una nazione appartenente alla Gente della Scrittura, quindi la prima cosa a cui li inviterai sarà l' Unicità di Allah.

Se la apprendono, di' loro che Allah ha imposto loro cinque orazioni da recitare in un giorno e una notte.

E se fanno le orazioni, di' loro che Allah ha imposto loro la Decima (Zakat) sui loro beni e che questa deve essere presa dai ricchi tra loro e data ai poveri.

E se acconsentono, allora prendi loro la Zakat ma evita i beni migliori del popolo".

(Sahih al-Bukhari, Libro 97, Hadith 2) 

 Il Diritto di Dio

 

Narrato da Mu`adh bin Jabal:

Il Profeta (ﷺ) disse: "O Mu`adh! Sai qual è il diritto di Allah sui Suoi servi?".

Risposi: "Allah e il Suo Messaggero lo sanno meglio".

Il Profeta (ﷺ) disse: "Adorare solo Lui (Allah) e non associare nessuno all'adorazione con Lui (Allah). Sai qual è il loro diritto su di Lui?".

Risposi: "Allah e il Suo Messaggero lo sanno meglio".

Il Profeta (ﷺ) disse: "Non punirli se lo fanno".

(Sahih al-Bukhari, Libro 97, Hadith 3)

L' Unico Vero Dio

Questa è la vita eterna: che conoscano Te, l’unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo.” (Giovanni 17:3)

In questa frase, Gesù (as) riconosce chiaramente che il centro della verità e della salvezza è adorare e conoscere Dio, l’unico vero Dio, e riconoscere Gesù solo come inviato.

Dall'originale greco è chiarissimo:

Dio è definito “l’unico vero Dio” (τὸν μόνον ἀληθινὸν θεόν).

Gesù (as) si mette distinto da Dio, come “colui che è stato inviato” (ὃν ἀπέστειλας).

 

L' Insostenibile Leggerezza dell' Essere... Cristiani (Parte 1)

 

I "cristiani" sembra che non riflettano abbastanza sul loro "giudizio" del mondo.

Dicono: Dio è uno: non c’è che un solo Dio: «La fede cristiana crede e professa un solo Dio, uno per natura, per sostanza e per essenza», si legge nel loro Catechismo.

A Israele, suo eletto, Dio si è rivelato come l’Unico: «Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo. Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze» (La Scrittura, Torah, Parole, Deuteronomio, 6,4-5).

Confessare che «Gesù è Signore» è lo specifico della fede cristiana.

Ciò non contrasta con la fede nel Dio Uno. [!?!?]

Gesù stesso però conferma che Dio è «l’unico Signore» e che lo si deve amare con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutta la mente, con tutte le forze.

Nello stesso tempo lascia capire che egli pure è «il Signore». [!?!?]

L'unica spiegazione "razional-logica" a quest'apparente contraddizione è che i passi nei Vangeli dai quali "si capisce, ambiguamente e senza mai una conferma letterale precisa" che anche "Gesù è Signore" sono delle aggiunte tardive, dei falsi.

Nel Qur’ān non trovi scritto in modo diretto: “la Bibbia è corrotta”.

Quello che viene detto riguarda piuttosto il fatto che:

1. Alcuni del Popolo della Scrittura hanno alterato o nascosto parti della Rivelazione

Nel Nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso

“Guai a coloro che scrivono il Libro con le proprie mani e poi dicono: ‘Questo viene da Allah’, per venderlo a poco prezzo. Guai a loro per quello che le loro mani hanno scritto e guai a loro per quello che guadagnano.”
(Sura 2:79)

“… essi travisano le parole dai loro significati e hanno dimenticato una parte di ciò che era stato loro ricordato…”
(Sura 5:13)

Cioè che "Dio è Uno". Punto.

Il Qur’ān non dice mai che tutta la Torah o il Vangelo originali siano completamente falsi.

Dice invece che la rivelazione originale era vera e divina, ma che alcuni uomini l’hanno corrotta, cambiata o nascosta.

Il Qur’ān afferma che una parte del Popolo della Scrittura ha cambiato, nascosto o manipolato la rivelazione ricevuta:

2:75 – “Un gruppo di loro ascoltava la Parola di Allah, poi la alteravano dopo averla compresa, pur sapendo.”

2:79 – “Guai a coloro che scrivono il Libro con le loro mani e poi dicono: ‘Questo viene da Allah’, per venderlo a poco prezzo.”

3:78 – “Un gruppo storce la lingua con il Libro per farvi credere che sia dal Libro, mentre non lo è.”

5:13 – “Alterano le parole dai loro luoghi e dimenticano una parte di ciò che era stato loro ricordato.”

5:41 – “Alcuni tra i Giudei alterano le parole dopo i loro [giusti] significati.”

Qui si parla chiaramente di manipolazioni umane, non della rivelazione originaria.

Allo stesso tempo, il Qur’ān afferma con forza che la Torah e il Vangelo erano luce e guida da parte di Allah:

5:44 – “In verità facemmo scendere la Torah, in essa c’è guida e luce…”

5:46 – “Facemmo seguire, sulle loro orme, Gesù figlio di Maria, confermando ciò che vi era prima nella Torah; e gli demmo l’Injīl, in cui c’è guida e luce…”

3:3 – “Egli ha fatto scendere su di te il Libro con la verità, confermando ciò che vi era prima; e fece scendere la Torah e l’Injīl.”

57:27 – “Demmo loro l’Injīl, in cui vi era guida e luce…”

Quindi il Qur’ān non nega l’autenticità originaria della Torah e del Vangelo: li riconosce come Rivelazioni di Allah.

Sintesi del messaggio Qur’anico

Origine: Torah e Injīl (Vangelo) sono rivelazioni divine autentiche.

Problema: alcuni gruppi hanno cambiato, distorto o nascosto parti di esse.

Conseguenza: non si può più fare affidamento totalmente sul testo attuale, perché è mescolato a interventi umani.

Soluzione: il Qur’ān viene come conferma e criterio (al-Furqān) per distinguere ciò che rimane autentico da ciò che è stato alterato.

Il credo cristiano oltre che confondere Gesù (as) con Dio (swt), calca la mano e include anche il misterioso Spirito Santo nel concetto di Dio.

E afferma nel proprio Catechismo: "Credere nello Spirito Santo «che è Signore e dà la vita» non introduce alcuna divisione nel Dio Uno" [!?!?]:

Cosa vuol dire?!

Qui si dice: Aggiungere un'unità a "due più due uguale quattro" realizza sempre il risultato di quattro, e non cinque.

Come si può accettare una dichiarazione simile!?

«Crediamo fermamente e confessiamo apertamente che uno solo è il vero Dio, eterno e immenso, onnipotente, immutabile, incomprensibile e ineffabile, Padre, Figlio e Spirito Santo: tre Persone, ma una sola essenza, sostanza, cioè natura assolutamente semplice». [!?!?].

Tre "persone"... Una "natura assolutamente semplice"... Che invenzione è questa? Quali sono le "prove Scritturali" di questo Spirito Santo che è anche Dio!?

I Vangeli sono scritti in greco ma le persone delle quali si raccontano le storie parlavano l'aramaico ed i testi sacri a cui facevano riferimento erano in ebraico. Spirito, in ebraico, è RUAH.

Si legge in Giobbe 33, 4: «Lo Spirito di Dio mi ha creato». Ed ecco che, fuori di contesto, si può credere che lo "Spirito è il Dio Creatore"...

Ma in ebraico leggiamo :
רוּחַ־אֵל עָשָׂתְנִי וְנִשְׁמַת שַׁדַּי תְּחַיֵּנִי

Traslitterazione:
Rûaḥ-ʾEl ʿāśātnî, wə-nišmat Šadday təḥayyênî.

Traduzione:

«Lo Spirito di Dio mi ha creato, il soffio dell’Onnipotente mi dà vita».

Interessantissimo quello che scrive al riguardo Sibaldi nel suo "Libro della Creazione":

"Oscurissima è invece l’espressione «spirito di Dio». Dalle nostre grandi religioni sappiamo che Dio è tutto quanto spirito. Che cos’è dunque lo spirito di Dio? Sarebbe come dire «il gassoso dell’aria»; e non ha senso.

«Spirito», inoltre, nelle lingue moderne, è parola quanto mai contraddittoria. I nostri dizionari faticano a precisare perfino che cosa distingua il significato di «spirito» da quello di «anima».

In un dizionario per lo più onesto che ho qui in casa (non nomino gli autori, perché sto per far fare loro una brutta figura), la definizione di «spirito» è:

Principio immateriale e immortale, contrapposto al corpo e alla materia, il quale anima la vita intellettiva e psicologica a livello individuale e anche, secondo alcune filosofie, universale.

Dal latino spiritum, derivato da spirare, «spirare», «soffiare», detto di venti leggeri.

Mentre la definizione di «anima» è:

Entità immortale creata direttamente da Dio, la quale dà vita all’essere umano e presiede alla sua facoltà spirituale. Dal latino animam, connesso con il greco ánemos, «vento», «soffio».

Insomma, ciò che viene detto di una parola può venir detto anche dell’altra: anche l’anima, infatti, è immateriale come lo spirito; ed è ovviamente diversa dal corpo; e, se «presiede alla facoltà spirituale», vuol dire che «anima la vita intellettiva e psicologica».

L’unica differenza sembra consistere nel fatto che l’anima sia «creata direttamente da Dio» (si direbbe che gli autori del mio dizionario non vogliano turbare i credenti) mentre lo spirito è un «principio immortale»: si può quindi arguire che preceda la creazione delle anime.

Insomma, l’anima sarebbe uno spirito creato dallo spirito, un soffio creato da un altro soffio; ma rimane inspiegato, in tal caso, come l’anima possa presiedere alla «facoltà spirituale», dominarla, dirigerla – poiché quale creatura «presiede» a ciò che la crea?

La cosa si complica ulteriormente se si considerano gli altri significati del termine «spirito» nelle nostre lingue: l’anima di un defunto; l’animo, anche nel senso di vigore; l’inclinazione (per esempio, lo «spirito pratico» di qualcuno); l’acume; il senso profondo di qualcosa; l’insieme delle caratteristiche di un’epoca; e anche l’alcol etilico o metilico.

Tra tutte queste possibili accezioni, il significato dell’espressione «spirito di Dio» si smarrisce senza rimedio.

Serve a poco anche il ruolo che lo Spirito ha rivestito nel cristianesimo, di Terza Persona della Trinità, dato che il settore della teologia che si occupa di questa Terza Persona è, tra tutti, il più disperatamente vago.

Tanto più preoccupante appare il celebre ammonimento di Gesù riguardo allo Spirito: chiunque parlerà contro lo Spirito santo, non sarà perdonato né in questo tempo né nel tempo a venire.

Il nome di «Spirito Santo» o «Spirito del Padre» viene dato da Gesù all’energia della verità, che «parlerà in voi», e «vi dirà tutto ciò che udrà da Dio», «e vi farà conoscere le cose future».

Parlare contro lo Spirito, ovvero parlare in modo che non si capisca cos’è, significa intralciare, inquinare questa via di comunicazione tra il divino e l’uomo, e viene indicato come il peggiore dei crimini.

C’è da aspettarsi che nel Giorno del Giudizio, quando si passerà a questo capo d’accusa, il banco degli imputati sarà particolarmente affollato.

RWuaḤ 

Pensando allo «Spirito», è meglio tenere a mente questa parola ebraica:

RWuaḤ; significa «spirito» e «soffio», è femminile, si pronuncia ruàkh (con una «r» gutturale); e in geroglifico è:

* l’imprimere il movimento (R)
* a ciò che è bloccato (W)
* da una tensione, da un ordine, da una legge (Ḥ).

È anche uno dei nomi con cui in ebraico si designa l’anima umana, cioè l’aspetto che l’immensa energia vitale assume nell’uomo – poiché «anima» significa questo, in realtà.

Gli altri nomi ebraici dell’anima sono: NeFeŠ, con cui si indica l’azione che l’energia vitale svolge nelle funzioni dell’organismo (sia umano sia animale o vegetale); e NeŠaMaH, con cui si indica l’azione che l’energia vitale svolge nella mente cosciente dell’individuo.

La RWuaḤ è oltre la mente cosciente: è una dimensione che quest’ultima non comprende; ma può diventare una coscienza ulteriore, in chi cominci ad accorgersi che la sua mente cosciente è soltanto un piccolo sistema di funzioni psichiche e di categorie percettive, e che la psiche ha anche altre dimensioni ancora incommensurabili, ancora in Divenire.

Nemmeno questo terzo concetto di «anima» può tuttavia estendersi a Dio, poiché Dio non ha l’anima, non avendo né un corpo da animare né, si suppone, una mente cosciente che limiti il suo orizzonte interiore.

La RWuaḤ di ’Elohiym è perciò soltanto il suo soffio: il movimento che l’alito del Divenire imprime a potenzialità fino a quel momento inerti, «liquide», e bloccate dal «buio»".

Questo è tutto. Lo "Spirito" di Dio è il suo "soffio", tutto il resto sono "invenzioni".

L' Insostenibile Leggerezza dell' Essere... Cristiani. (Parte 2: La Chiesa Chiusa).

La difficoltà e la totale chiusura al "dialogo" e alla comprensione della vera realtà delle cose è da addebitare a quest'attitudine prettamente "cristiana" per come esplicitata nel loro Catechismo:

"Cristo, il Figlio di Dio fatto uomo, è la Parola unica, perfetta e definitiva del Padre, il quale in lui dice tutto, e non ci sarà altra parola che quella".
(Catechismo, paragrafo 65)

Ma chi l'ha detto che "non ci sarà altra parola che quella"!?!?

Non Gesù! che nel Vangelo di Giovanni nei cosiddetti discorsi dell’addio (capitoli 14–16) parla di un futuro inviato chiamato in greco Parákletos (Παράκλητος), che viene tradotto come “Consolatore”, “Avvocato”, “Aiuto”, “Intercessore”.

I passi principali:

Io pregherò il Padre ed Egli vi darà un altro Consolatore, perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito della verità...”
(Giovanni 14,16-17)

“Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, Egli vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che vi ho detto.”
(Giovanni 14,26)

“Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, Egli testimonierà di me.”
(Giovanni 15,26)

“...se io non me ne vado, il Consolatore non verrà a voi; ma se me ne vado, ve lo manderò... quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà in tutta la verità...”
(Giovanni 16,7-13)

Dal punto di vista islamico, molti studiosi musulmani hanno visto in queste parole un annuncio della venuta del Profeta Muḥammad ﷺ, soprattutto notando che in alcune tradizioni manoscritte si parla di Periklutos (“il Lodato”, molto simile al significato del nome Aḥmad, diminuitivo di Muhammad).

1. Il termine greco Parákletos (Παράκλητος)

Compare nei Vangeli di Giovanni (14–16).

Significa letteralmente: “chiamato accanto” → tradotto come Consolatore, Avvocato, Intercessore, Aiuto.

Nella tradizione cristiana è stato interpretato come lo Spirito Santo.

2. L’ipotesi del termine Periklutos (Περικλυτος)

Alcuni studiosi musulmani hanno sostenuto che in origine potesse esserci stato un altro termine: Periklutos.

Periklutos significa “il molto lodato, il glorioso”.

Questo ha un parallelo diretto con il nome arabo Aḥmad (أحمد), che significa proprio “il molto lodato”, e che il Qur’an (61:6) mette sulla bocca di ʿĪsā (Gesù as):

Nel Nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso

“E quando Gesù figlio di Maria disse: ‘O Figli d’Israele, io sono il messaggero di Allah a voi, confermando ciò che della Torah è prima di me, e annunziando un Messaggero che verrà dopo di me, il cui nome sarà Ahmad.’” (Qur’an, 61:6)

3. Confronto dei due termini

Parákletos (Παράκλητος) → “Consolatore, Aiuto, Avvocato”.

Periklutos (Περικλυτος) → “Il Lodato”.

In arabo Muḥammad significa “il lodato” e Aḥmad significa “il molto lodato”.

Quindi se il termine originale fosse stato Periklutos, la connessione con Aḥmad / Muḥammad ﷺ sarebbe diretta.

4. Conclusione

Nei testi canonici oggi leggiamo “Parákletos = Consolatore”.

Nel Qur’an, invece, troviamo che ʿĪsā (as) annuncia un inviato chiamato Aḥmad.

Questo ha portato molti esegeti musulmani a sostenere che il “Consolatore” annunciato da Gesù sia proprio il Profeta Muḥammad ﷺ.

Quindi, nella versione con Parákletos, Gesù promette l’arrivo di un “Consolatore spirituale” che insegnerà ogni cosa.

Nella versione ipotizzata con Periklutos, Gesù annuncerebbe chiaramente un inviato umano, “il molto lodato”, cioè Aḥmad/Muḥammad ﷺ, esattamente come riportato nel Qur’an 61:6.

Ma il Catechismo della Chiesa Cattolica dice sin dai primi paragrafi - e a scanso di equivoci, come di chi ha la "coda di paglia e comincia a difendersi prima ancora di essere accusato":

Non ci sarà altra rivelazione.

«L’economia cristiana, in quanto è Alleanza nuova e definitiva, non passerà mai e non c’è da aspettarsi alcuna nuova rivelazione pubblica prima della manifestazione gloriosa del Signore nostro Gesù Cristo».
(Catechismo, paragrafo 66)

Ripeto: ma chi glielo ha detto che non ci sarà altra rivelazione? In quale testo sacro lo leggono!?

"La fede cristiana non può accettare «rivelazioni» che pretendono di superare o correggere la Rivelazione di cui Cristo è il compimento."
(Catechismo, paragrafo 67)

E, descrivendo il Magistero della Chiesa, dicono:

"I fedeli, memori della parola di Cristo ai suoi Apostoli: «Chi ascolta voi, ascolta me» (Lc 10,16)53, accolgono con docilità gli insegnamenti e le direttive che vengono loro dati, sotto varie forme, dai Pastori".

Con docilita, cioè, senza fare troppe domande.

"Il Magistero della Chiesa si avvale in pienezza dell’autorità che gli viene da Cristo quando definisce qualche dogma, cioè quando, in una forma che obbliga il popolo cristiano ad un’irrevocabile adesione di fede, propone verità contenute nella rivelazione divina, o anche quando propone in modo definitivo verità che hanno con quelle una necessaria connessione".
(Catechismo, paragrafo 88)

Obbligo!? Dogma!?
Nel giudizio non c'è costrizione!
(vedi Qur'an 2:256).

Poi vanno dritto alla follia:

"Tutti i fedeli partecipano della comprensione e della trasmissione della verità rivelata. Hanno ricevuto l’unzione dello Spirito Santo che insegna loro ogni cosa e li guida «alla verità tutta intera» (Gv 16,13)".
(Catechismo, paragrafo 91).

Tutti i fedeli sarebbero "unti" dallo Spirito Santo (che per loro è Dio) che "insegna loro ogni cosa e lo guida alla Verità tutta intera"!?

Tutti i fedeli? Anche Bernardo Provenzano, storico pluri-omicida mafioso ma dichiaratamente "cristiano cattolico credente"?

Ma poi, ancora il gioco delle tre carte: dov'è la logica dimmelo tu.

Al paragrafo 100 del Catechismo si legge:

"L’ufficio di interpretare autentica-mente la Parola di Dio è stato affidato al solo Magistero della Chiesa, al Romano Pontefice e ai Vescovi in comunione con lui".

Ma come!? Non erano stati "tutti i fedeli" unti dallo Spirito Santo che "insegna loro ogni cosa e lo guida alla Verità tutta intera"!?

Risponde lo stesso Catechismo al paragrafo 107:

"I libri ispirati insegnano la verità. «Poiché dunque tutto ciò che gli autori ispirati o agiografi asseriscono è da ritenersi asserito dallo Spirito Santo, si deve dichiarare, per conseguenza, che i libri della Scrittura insegnano fermamente, fedelmente e senza errore la verità che Dio per la nostra salvezza volle fosse consegnata nelle Sacre Lettere».

Ancora: ma dove l'hanno letto che i "libri ispirati" provengono dallo "spirito santo"!?!?

Poteva anche essere vero nella loro prima stesura, ma quelli in nostro possesso oggi (tranne il Qur'an) sono stati manipolati.

Ma la Chiesa non lo ammetterà mai. Ha troppo da perdere. I preti fanno spallucce e dicono "Misteri della Fede".

Ma come "misteri della fede" se Gesù è la Via, la Verità e la Vita?

Aveva ragione Pilato, allora!
"Cos'è la Verità?"

Non può essere un "mistero".
E la Chiesa resta Chiusa.

Iq'ra! 

بِسْمِ ٱللَّهِ ٱلرَّحْمَـٰنِ ٱلرَّحِيمِ

In nome di Allah, il Compassionevole, il Misericor-dioso

03. Leggi, che il tuo Rabbi è il Generosissimo,
04. Colui che ha insegnato mediante il Calamo.

Sura 96, L' Aderenza

L' Orazione

Narrato da `Aisha, la madre dei credenti:

Allah ha prescritto la Salah (orazione) , quando l'ha prescritta, e consisteva in sole due rak`at (in ogni Salah, orazione), sia durante la residenza che durante il viaggio.

Poi le orazioni offerte durante il viaggio sono rimaste le stesse, ma le rak`at delle orazioni per chi non è in viaggio sono state aumentate.

Sahih al-Bukhari: Libro 8, Hadith 2t.

Le Donne Credenti

Narrato da `Aisha:

Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni su di lui) era solito celebrare la preghiera del Fajr (Alba) e alcune donne credenti coperte dai loro veli erano solite partecipare alla preghiera del Fajr con lui e poi tornavano alle loro case... senza essere riconosciute.

Sahih al-Bukhari, Libro 8, Hadith 24

L' Obbedienza 

Obbedire («ob-audire») nella fede è sottomettersi liberamente alla parola ascoltata, perché la sua verità è garantita da Dio, il quale è la verità stessa.

Il modello di questa obbedienza propostoci dalla Sacra Scrittura è Abramo.

La Vergine Maria ne è la realizzazione più perfetta.
(Catechismo, paragrafo 144)

Ma obbedire a chi?!
Solo a Dio... e ai Suoi Messaggeri.
Papi, Vescovi e Preti non sono "messaggeri di Dio".

No, non obbedire! 

بِسْمِ ٱللَّهِ ٱلرَّحْمَـٰنِ ٱلرَّحِيمِ

In nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso

09. Hai visto colui che proibisce
10. al servo di eseguire la Salah?
(...)
19. No, non gli obbedire, ma prosternati e avvicinati.

Sura 96 - L' Aderenza

Insieme

Narrato da `Abdullah bin Shaddad:

Maimuna disse: "Il Messaggero di Allah (ﷺ) pregava mentre ero nel mio ciclo mestruale seduta accanto a lui e a volte i suoi vestiti mi toccavano durante la sua prostrazione".

Maimuna aggiunse: "Pregava su una Khumra (un piccolo tappetino sufficiente solo per coprire il viso e le mani mentre si prostrava durante le preghiere).

Sahih al-Bukhari, Libro 8, Hadith 31

Bastare a Se Stessi

بِسْمِ ٱللَّهِ ٱلرَّحْمَـٰنِ ٱلرَّحِيمِ

In nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso

06. Kalla! Invero l'essere umano si ribella,
07. appena ritiene di bastare a se stesso.

Sura 96, L' Aderenza

Il Ritorno 

بِسْمِ ٱللَّهِ ٱلرَّحْمَـٰنِ ٱلرَّحِيمِ

In nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso

08. In verità verso il tuo Rabbi è il Ritorno.

Sura 96, L' Aderenza

Dio vede

بِسْمِ ٱللَّهِ ٱلرَّحْمَـٰنِ ٱلرَّحِيمِ

In nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso

09. Hai visto colui che proibisce
10. al servo di eseguire l'orazione (salah)?
(...)
14. Non sa che, invero, Allah vede?!

Sura 96, L' Aderenza

I Nomi di Dio

Il Misericordioso (Ar-Rahman)

Colui che - in questa vita - è pieno di Misericordia sia per i credenti che i non credenti.

La Sua Misericordia e la Sua Compassione si applicano a tutte le creature.

Società o Paradiso !? 

Dicono che la Tradizione del Profeta (saas), la Sunna, non può realizzarsi nella Società di oggi. 

Non comprendono che non siamo stati creati per realizzare la Società... Siamo stati creati per il Paradiso.

(dalla pagina Facebook: Muslimuh Alhamdulillah)

La Prosternazione 

La Bibbia - Genesi, 17:

1 Quando Abram ebbe novantanove anni, YHWH gli apparve e gli disse:
«Io sono Dio Onnipotente: cammina davanti a Me e sii integro.
2 Porrò la Mia Alleanza tra Me e te
e ti renderò molto numeroso, molto».
3 Subito Abram si prostrò con il viso a terra e Dio parlò con lui.

La Bibbia, Esodo - 34:

6. YHWH passò davanti a lui, e gridò: «YHWH! YHWH! il Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira, ricco in bontà e fedeltà,
7. che conserva la sua bontà fino alla millesima generazione, che perdona l’iniquità, la trasgressione e il peccato, ma non terrà il colpevole per innocente; che punisce l’iniquità dei padri sopra i figli e sopra i figli dei figli, fino alla terza e alla quarta generazione!
8. Mosè subito s’inchinò fino a terra e adorò.

La Buona Notizia secondo Matteo, capitolo 26:

36 Allora Gesù andò con loro in un podere chiamato Getsemani e disse ai discepoli: «Sedete qui finché io sia andato là e abbia pregato».
37 E, presi con sé Pietro e i due figli di Zebedeo, cominciò a essere triste e angosciato.
38 Allora disse loro: «L'anima mia è oppressa da tristezza mortale; rimanete qui e vegliate con me».
39 E, andato un po' più avanti, si gettò con la faccia a terra, pregando, e dicendo: «Padre mio, se è possibile, passi oltre da me questo calice! Ma pure, non come voglio io, ma come Tu vuoi»

Qur'an, Sura 96 - L' Aderenza: 

بِسْمِ ٱللَّهِ ٱلرَّحْمَـٰنِ ٱلرَّحِيمِ

In Nome di Allah, il Compassionevole, il Misericor-dioso

09. Hai visto colui che proibisce
10. al servo di eseguire la Salah?
(...)
19. No, non gli obbedire, ma prosternati e avvicinati.

(adattato dalla pagina Facebook: The Daily Remainder).

Ci Credi? Non ci Credi? 

La Sura Al-Qalam (68) – Il Calamo – è una delle prime Sure rivelate e prende il nome dal primo verso, che fa giuramento sul “Calamo” (Al-Qalam), simbolo della Conoscenza Scritta e della Rivelazione.

بِسْمِ ٱللَّهِ ٱلرَّحْمَـٰنِ ٱلرَّحِيمِ

In Nome di Allah, il Compassionevole, il Misericor-dioso

01. Nun. Per il Calamo e ciò che scrivono.

Sura 68, Il Calamo

Il Calamo è lo strumento con il quale Dio ha scritto tutta la Sua Conoscenza (per quello che ci riguarda, come esseri umani) sulla Tavola Benedetta - che è un po' come la Tavola del Destino perché Dio sapeva già cosa stai per pensare in questo momento o cosa farai nei prossimi 2 minuti - ed il Calamo lo ha già scritto (50.000 anni prima che il nostro universo fosse creato).

E l'inchiostro si è già asciugato.

"Ciò che essi scrivono" è proprio ciò che penserai e farai tra poco. 2 angeli (uno alla tua destra e uno alla tua sinistra) annotano ogni singola cosa che ti riguarda.

Ci credi? Non ci credi? Questo è quello che ha spiegato il Profeta (saas) e - 50.000 anni prima della creazione del nostro universo - è già stato scritto dal Calamo cosa ne pensi tu in questo preciso momento.

E anche i 2 Angeli alla tua destra e sinistra hanno scritto cosa ne pensi... E - nel Giorno del Giudizio - vedrai che le scritture combaceranno. Dio sapeva già cosa ne avresti pensato di questo post.

Nun. È una singola lettera dell'alfabeto arabo. "Nun. Per il Calamo e ciò che scrivono"... Sono solo "parole", "lettere scritte una dopo l'altra"... O è la terribile Verità che Dio (Allah) è Onnipotente e Onnisciente, ed è Lui il tuo Creatore?

A te la scelta. Sei un essere umano, la "creatura" che può fare quello che vuole... in questa vita.