II Paradigma dell'Islam

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19 – Il Qur’an

Il paradigma dell'Islam, per come lo conosco, lo si apprende dalla lettura del Qur'an e dalla conoscenza dei racconti riguardanti la vita del profeta Mohammed, vissuto sulla terra all'incirca 600 anni dopo Gesù. Ed è perfettamente ragionevole che l'intera storia sia come velata, che ci sia un margine di dubbio, come nella storia di Gesù che è caratterizzata dal fatto che durante la sua esistenza terrena non ti rivelava apertamente che lui fosse il Messia atteso: dovevi comprenderlo tu, agire con il tuo giudizio, libero e non imposto.  

Se Dio avesse fermamente rivelato la Sua Parola dando assoluta conferma della Sua Esistenza, noi non saremmo più esseri umani. "Tu non puoi vedere il Mio Volto, perché l'essere umano non può vederMi e vivere" disse Dio persino a Mosè - che tra tutti gli esseri umani occupa un posto di altissimo rilievo al cospetto di Dio ( vedi La Scrittura, Torah, Nomi, capitolo 33, verso 20 ). Ed è perfettamente ragionevole. Se la base della nostra creazione è quella di creare degli esseri liberi di formulare il proprio giudizio e Dio si rivelasse apertamente a noi: non saremmo più liberi di formulare il nostro giudizio, sarebbe evidente che Dio esiste! E noi non saremmo più esseri umani. La Vista di Dio disintegra, annulla, annienta la caratteristica principale, la proprietà intrinseca che ci contraddistingue dal resto del creato. L'essere umano deve emettere il suo proprio giudizio liberamente o non è più un essere umano. Siamo stati creati con questa precisa finalità: essere liberi di scegliere. Nel momento esatto in cui vedremmo Dio, qui sulla Terra, ci dissolveremmo nel nulla: non possiamo esistere se non come esseri umani, se non che come e cosa siamo.  

Sarebbe stato ingiusto però lasciarci vivere sulla terra senza darci informazioni sulla nostra condizione di creature, ed ecco che si è infatti profilata tutta la serie dei profeti e di quelle che sono conosciute come le sacre scritture. Qui ne approfitto per evidenziarti ancora un'altra delle parole che la propaganda della Chiesa Cristiana Apostolica Romana è riuscita a fare in modo che non fosse MAI tradotta dall'arabo per ostacolare la comprensione di cosa fosse realmente l'Islam. Il testo sacro rivelato al profeta Mohammad in arabo si chiama il Qur'an, parola non tradotta ma scimmiottata in italiano come Corano. C'è qualcuno che sappia dirmi cosa significa la parola corano in italiano?! In arabo qur'an significa la Lettura, la Recitazione ad alta voce di quello che si legge: la Lettura. Perché, quindi, il testo in italiano - o in qualsiasi altra lingua - non viene presentato in una traduzione corretta e titolato La Lettura? E' presto detto... sia quello che è conosciuto come l'Antico Testamento sia il Nuovo Testamento sono SEMPRE stati conosciuti come La Scrittura. Il Qur'an dice di se stesso che è la chiara spiegazione sia dell'Antico che del Nuovo Testamento: è cioè la lettura della scrittura. Rendere comprensibile questo dato di fatto significherebbe dare l'opportunità a chiunque di comprendere la posizione e la funzione del Qur'an nell'insieme delle rivelazioni divine. E, di conseguenza, lasciare che ogni essere umano possa esercitare il suo libero giudizio allontanandosi - se così fosse - dal recinto protettivo che i pastori della Chiesa hanno istaurato per le proprie pecore. Ti do una Buona Notizia: non sei una pecora. E se lo sei metaforicamente, il tuo pastore è Dio non un altro essere umano - che per forza di cose sarebbe anche lui una pecora!  

Non voglio esercitare un giudizio critico di contro-propaganda verso la Chiesa, è sempre la stessa storia: se al centro del loro paradigma c'è la convinzione di essere e dover esser il tramite tra gli esseri umani e Dio è normale e inevitabile che si comportino così e che quindi vengano fuori queste incongruenze. Non voglio neanche stare a ripercorrere qui la Storia della Chiesa, ma finanche Gesù nella Buone Notizie ( chiamate Vangeli – storpiando la parola greca Evanghélion senza tradurla sempre con il presupposto propagandistico di guidare e favorire la comprensione delle cose divine a noi comuni mortali ) dice cose come: "Adorerai il Signore Dio tuo e a Lui solo presterai culto" - vedi le tre tentazioni nel deserto, Matteo 4,10. E continuamente rimanda al Padre suo: chi crede in me, non crede in me, ma in Colui che mi ha mandato ( Giovanni 12, 44 ), questa è la vita eterna: che conoscano Te, il solo vero Dio ( Giovanni 17, 3 ), io ho fatto loro conoscere il Tuo Nome e continuerò a farlo conoscere, affinché l'amore con cui Tu mi hai amato sia in essi ( Giovanni 17, 26 ). Ma la Chiesa Cristiana Apostolica Romana insiste nel credere che Gesù stesso sia quel solo vero Dio.  

Dio ha parlato ad Adamo ed Eva così come ha parlato a Noè e ad Abramo, ad Isacco, a Giacobbe, a Mosè e poi a Davide, a Salomone, a Giobbe, a Giona! a Zaccaria e poi è arrivato persino il Messia - creatura molto particolare... - e tutti questi solo per citarne qualcuno: i profeti sono stati molti lungo il corso dei tempi. Attraverso le rivelazioni a loro ci ha informato sulla vita e sulla morte e su ogni cosa fosse utile conoscere. Ma nel tempo gli esseri umani hanno fatto un gran casino. L'ultima rivelazione - valida per l'intera umanità di qualsiasi razza o colore e per tutti i tempi fino alla fine dei tempi - è stata consegnata agli arabi attraverso il profeta Muhammad e Dio stesso si è fatto garante della sua incorruttibilità - e nei secoli gli arabi hanno fatto un lavoro davvero eccellente e scrupoloso nell'instaurare catene fiduciarie di verifica su ogni singola parola che viene attribuita al profeta Mohammad nei racconti che formano la tradizione dell'Islam.  

Se tu fossi stato attento ai Miei Comandamenti la tua Pace sarebbe come un fiume e la tua Giustizia, come le onde del mare.

( La Scrittura, Profeti, Isaia 48, 18 )

E adesso è ora di cominciare a chiamare l'Islam con la sua propria traduzione italiana. Perché continuare ad utilizzare una parola araba nel nostro discorso italiano?!


20 – La Sottomissione

Come detto all'inizio del libro, Islam in arabo significa Sottomissione. Sottomissione a Dio e solo a Dio. Nel paradigma della Sottomissione al centro vi è Dio e questo significa che tu hai compreso che l'unica strada percorribile è quella di rinunciare a mettere al centro qualsiasi altra cosa non sia Dio. Non è una novità araba, anche Gesù diceva la stessa cosa e come lui anche prima di lui fino a Mosè e poi Abramo e ancora prima a Noè e Adamo: il giudizio, la religione vera è sempre stata quella: Dio è il Creatore, il Rabbi e noi siamo a Lui sottomessi, muslim. La Sottomissione, l'Islam non è una religione che devi seguire o praticare: è un giudizio che devi poter formulare liberamente e senza costrizione alcuna -- il resto, cioè l'applicazione dei precetti verrà dopo e da sé. Se sei costretto ad applicare i precetti allora la tua sottomissione è verso qualche altro essere umano, e questa è una cosa che non è contemplata nel dettato qur'anico - anzi è fortemente contrastata; il principio civico della Sottomissione è che non può e non deve esistere il dominio dell'essere umano sull'essere umano, lo ripeto: il Rabbi, il Padrone è solo Dio. E Dio ti ha creato per amore e libero: non ti ha creato lasciandoti solo nell'universo e non ti ha creato schiavo di nessuno.  

Mettere Dio al centro del proprio paradigma è una di quelle cose un po' mistiche. Io - o chiunque altro - possiamo solo indicarti la soglia da attraversare ma devi essere tu ad attraversarla: nessuno lo può fare al posto tuo e nessuno può forzarti ad attraversarla.

A tutti i non-credenti - e anche ad alcuni credenti - che sono ancora imbrigliati in un sentimento di orgoglio con un pizzico di superbia i termini sottomissione e sottomesso fanno ribollire il sangue. E' sempre quello il motivo principale: il centro del loro paradigma. Se si accetta - e si verifica attraverso i molti riferimenti che devono sostenere questa tavola-idea - che Dio è il Creatore e tu sei la creatura, non può essere diversamente: Lui è il Padrone e tu sei a Lui sottomesso. L'intero universo ed il tuo corpo stesso è sottomesso al Volere di Dio... entrambi rispondo infatti alle ferree leggi che governano l'universo, leggi che sono state stabilite da Dio e che noi andiamo scoprendo indagando in termini scientifici e comprendendo sempre meglio la Fisica, la Chimica e quant'altro. Ma tu non sei il tuo corpo, tu abiti nel corpo che ti è stato assegnato. E quel qualcosa che tu chiami io è libero di esprimere il suo personale giudizio: se pensi di essere sottomesso alla Volontà di Dio sei sulla buona strada affinché il Paradigma della Sottomissione ( Islam ) sia il tuo paradigma, la tua Visione del Mondo.


21 – Conclusione

Chi vuol salvare la propria vita la perderà; chi invece perderà la propria vita, la troverà. Che giovamento avrà l'essere umano se, avendo conquistato il mondo, è danneggiato poi nella sua vita?  ( La Scrittura, La Buona Notizia secondo Matteo 16, 25-26 )  

Per adottare il Paradigma della Sottomissione è necessario rivedere ogni singolo argomento costituente alla luce della nuova consapevolezza di essere un muslim, un sottomesso a Dio e solo a Dio. Sarà come un processo naturale che avverrà spontaneamente man mano che si studierà e si conoscerà la Parola di Dio perché è quanto ci viene richiesto. La prima parola rivelata del Qur'an è stata Leggi! Il che non vuol dire frequentare una scuola qur'anica in Arabia Saudita o in Marocco: sarà Dio stesso ad insegnarti la Sua Parola, tu: leggi. Frequentare un'università islamica è come andare al catechismo. Ogni essere umano può spiegarti solo quello che ha capito ed insegna a secondo di cos'ha al centro del suo paradigma. Tu, leggi e avrai mille domande e Dio stesso ti fornirà mille risposte. Provare a studiare la Parola di Dio e provare a farsene una ragione è una delle attività migliori per imparare a conoscerLo. Quando avrai formulato un numero sufficiente di riferimenti alla convinzione che Dio è - e deve stare - al centro del tuo paradigma sarà come diceva Gesù: avrai perso la tua vita, non sarai più quello di prima e non ci sarà modo di poter tornare ad essere quello di prima; e solo così troverai la tua Vita.


Postfazione

LasciaMi solo con coloro che tacciano di menzogna questo Discorso. Li condurremo passo passo per vie che non conoscono. Concedo loro una dilazione: in verità il Mio Piano è infallibile. Sopporta dunque con pazienza il Decreto del tuo Rabbi e non essere come l'uomo della balena, che invocò al colmo dell'angoscia. Questo non è che un Monito per il Creato. Li abbiamo messi alla prova come abbiamo messo alla prova quelli del giardino che avevano giurato di fare il raccolto al mattino, senza formulare riserva. Venne un uragano, proveniente dal tuo Rabbi, mentre dormivano: e al mattino fu come se fosse stato falciato. Questo fu il castigo, ma il Castigo dell'Altra Vita è ancora maggiore, se solo lo sapessero!   ( La Lettura, Forma 68 [ 2 ], Il Calamo )