Essere un buon leader non significa far progredire te stesso. Significa far progredire il tuo team.

Prima di entrare nel merito, voglio offrirti una panoramica dei livelli e darti un’idea di come si integrano. 

Livello 1 - Posizione

La posizione è il livello più basso della leadership: il livello d’ingresso.

L’unica influenza che un leader posizionale esercita è quella che deriva dal suo titolo formale. I collaboratori lo seguono perché lo devono fare.

La leadership posizionale si basa sui diritti accordati dalla posizione e dal titolo. Non c’è nulla di male nell’avere una leadership posizionale. È totalmente sbagliato usare la posizione formale per essere seguiti dagli altri. La posizione non può sostituire l’influenza.

Coloro che si fermano al Livello 1 potrebbero essere dei capi, ma non saranno mai dei leader. Hanno dei subordinati, non dei collaboratori. Si basano sulle regole, sulle procedure, sulle politiche e sugli organigrammi per controllare le persone.

I dipendenti li seguiranno solo entro i confini prefissati della loro autorità formale. E di solito faranno solo lo stretto necessario.

Quando i leader posizionali richiedono uno sforzo extra o un impegno lavorativo eccedente l’orario contrattuale, difficilmente lo ottengono.

Di norma i leader posizionali fanno fatica a lavorare con i volontari, con i giovani e con persone altamente scolarizzate. Perché? Perché i leader posizionali non hanno nessuna influenza e perché questi soggetti tendono a essere più indipendenti.

La posizione è l’unico livello che non richiede nessuna capacità e nessuno sforzo. Chiunque può diventare un leader posizionale.

Livello 2 - Consenso

Il Livello 2 si basa interamente sulle relazioni. Al livello del Consenso, le persone ti seguono perché vogliono seguirti.

Quando apprezzi le persone e le tratti come individui di valore, cominci a sviluppare una certa influenza su di loro. Crei un clima di fiducia. L’ambiente diventa molto più positivo, che sia a casa, sul lavoro, nel gioco o nel volontariato.

L’obiettivo dei leader di Livello 2 non è preservare la propria posizione. È conoscere i collaboratori e trovare la maniera di andare d’accordo con loro. I leader scoprono chi sono i loro dipendenti e i follower scoprono chi sono i loro leader. Si costruiscono relazioni solide e durature.

Puoi apprezzare delle persone senza guidarle, ma non puoi guidarle senza apprezzarle.

Ecco in cosa consiste il Livello 2.

Livello 3 - Produzione

Uno dei pericoli che si accompagnano al raggiungimento del livello del Consenso è la tentazione di fermarsi lì.

Ma i bravi leader non si limitano a creare un ambiente di lavoro gradevole. Fanno le cose! Ecco perché devono salire al Livello 3, che si basa sui risultati.

Al livello della Produzione, i leader guadagnano influenza e credibilità e i collaboratori iniziano a seguirli per quello che hanno fatto a favore dell’organizzazione.

Molte cose positive cominciano ad accadere quando i leader arrivano al Livello 3. Il lavoro va avanti bene, il morale sale, i profitti aumentano, il turnover si riduce e gli obiettivi si raggiungono.

È sempre al Livello 3 che subentra un nuovo slancio. A questo livello, dirigere e influenzare le persone diventa un divertimento. È dimostrato che il successo e la produttività risolvono tantissimi problemi. Come disse il leggendario quarterback della NFL Joe Namath, “Quando vinci, nulla ti può scalfire”.

Al Livello 3, i leader possono diventare agenti di cambiamento.

Possono affrontare problemi delicati e risolvere questioni spinose. Possono prendere le decisioni difficili che faranno la differenza. Possono portare i loro dipendenti a un altro livello di efficacia.

Livello 4 - Sviluppo delle persone

I leader non diventano grandi grazie al potere, ma grazie alla capacità di responsabilizzare le persone.

È quello che fanno i leader al Livello 4. Usano la loro posizione, le loro relazioni e la loro produttività per investire nei collaboratori e svilupparli finché non diventano leader a loro volta.

Il risultato è la riproduzione: i leader di Livello 4 riproducono se stessi.

La produzione può far vincere delle gare, ma lo sviluppo delle persone fa vincere i campionati.

Al Livello 4 accadono sempre due cose. Primo, il teamwork raggiunge punti altissimi. Perché?

Perché l’elevato investimento nelle persone approfondisce le relazioni, aiuta i collaboratori a conoscersi meglio e ne accresce la lealtà.

Secondo, cresce anche la performance. Perché? Perché nel team ci sono più leader, che contribuiscono a migliorare la performance di tutti.

I leader di Livello 4 cambiano la vita alle persone che dirigono. Di conseguenza, esse li seguono sulla base di ciò che hanno fatto per loro. E le loro relazioni durano spesso tutta la vita.

Livello 5 - Cima 

Il livello più alto e più difficile da raggiungere è la Cima.

Mentre quasi tutti possono imparare a salire dal Livello 1 al 4, il Livello 5 non richiede solo impegno, competenza e determinazione, ma anche grande talento.

Solo i leader naturali riescono a raggiungere questo livello apicale.

Cosa fanno i leader al Livello 5? Sviluppano i collaboratori per farne dei leader di Livello 4.

Se le persone sono rispettose, gradevoli e produttive, possono ottenere una certa influenza sugli altri e conquistare dei seguaci con relativa facilità.

Insegnare ai follower a diventare dei leader è difficile. Non lo fa quasi nessuno, perché ci vuole molto più lavoro rispetto al normale esercizio della leadership.

Ma sviluppare dei leader in grado di svilupparne altri è il compito più difficile in assoluto.

I ritorni, però, sono eccezionali: i leader di Livello 5 creano organizzazioni di Livello 5. Creano opportunità che gli altri leader non creano. Creano un’eredità da lasciare attraverso le loro azioni.

Vengono seguiti per ciò che sono e per ciò che rappresentano.

In altre parole, i leader di Livello 5 trascendono spesso la propria posizione, la propria organizzazione e a volte anche il proprio settore.

Informazioni preliminari sui 5 Livelli della Leadership

1. Puoi salire di un livello ma non puoi mai lasciarti alle spalle il livello precedente.

2. Non sei allo stesso livello con tutti.

3. Più sali, più è facile esercitare la leadership.

4. Più sali, più tempo e più impegno ci vogliono per guadagnare un livello. 

5. Salire di livello è un processo lento, ma scendere di livello è un processo veloce.

6. Più sali, più è elevato il ritorno. 

7. Per salire di livello occorre sempre una crescita ulteriore. 

8. Non salire di livello vuol dire limitare te stesso e i tuoi collaboratori. 

9. Quando cambi posizione o azienda, raramente rimani allo stesso livello. 

10. Non puoi scalare i livelli da solo. 


Potresti immaginare che il leader scali i livelli progressivamente passando da uno all’altro. Ma la verità è che non ci si lascia mai alle spalle un livello dopo averlo raggiunto. Ci si costruisce semplicemente sopra.

Le persone reagiranno alle tue azioni in base al livello di leadership in cui ti trovi con loro. Devi guadagnarti il tuo livello di leadership con ciascuna persona e quel livello può salire o scendere in qualunque momento.

Devi impegnarti di più, devi dare di più, devi metterci più energia, ogni volta che vuoi salire di un livello. E i tuoi collaboratori devono fare lo stesso. Nessuno ottiene grandi risultati dando il minimo.

Devono funzionare tante cose per salire di livello, ma a volte ne basta una sola che non funziona per scendere di livello. Pensa per esempio quanto tempo ci vuole per costruire un buon rapporto con una persona. Ma se fai qualcosa che le fa perdere la fiducia, il rapporto può rovinarsi per sempre in un batter d’occhio.

Al Livello 2, ti guadagni la fiducia dei collaboratori e il diritto di guidarli. Al Livello 3, accresci la produttività dell’organizzazione. Al Livello 4, moltiplichi quella produttività perché ogni volta che aggiungi un altro leader all’organizzazione, potenzi il suo team. Al Livello 5, la crescita e la produttività diventano esponenziali perché fornisci all’organizzazione dei leader che, oltre a guidare efficacemente le persone, creano continuamente nuove generazioni di leader.

Migliori sono i leader di un’organizzazione, migliori diventano tutti al suo interno.

Se le persone sono disposte a scegliere il miglioramento e a cambiare il proprio atteggiamento, l’unico limite è il cielo.


Valutazione della leadership

Ecco un questionario in quattro parti che ti aiuterà a capire dove ti trovi rispetto ai 5 Livelli della Leadership.

Parte 1 - Caratteristiche dei livelli di leadership.

Questa prima parte concerne la leadership in generale.

Leggi le dieci affermazioni che seguono. Prendi nota di quelle che pensi ti corrispondano. Rispondi di getto. Non saltare nessuna frase e non modificare le tue risposte.

 

Livello 1


01 - Non devo ricordare ai miei collaboratori che sono il leader.

02 - Penso a ciascuno dei miei collaboratori come a una persona, non solo in base alla sua funzione o al suo ruolo.

03 - Quasi tutti i giorni non vedo l’ora di andare al lavoro.

04 - Considero la posizione che mi è stata assegnata un’occasione di apprendimento, non un terreno da difendere.

05 - Le persone che lavorano per me sono disposte ad andare al di là della propria job description.

06 - So che gestire i problemi di personale fa parte della leadership e me ne faccio carico.

07 -  Voglio conoscere meglio i meccanismi della leadership e diventare un leader più efficace.

08 - Vedo il mio lavoro esclusivamente in termini di compiti da svolgere e mi preoccupo molto poco della carriera e delle posizioni che vorrei occupare in futuro.

09 -  Uno dei miei obiettivi principali è aiutare le persone che lavorano per me.

10 -  La gente di solito non ha problemi a lavorare con me.

Se hai spuntato almeno otto delle affermazioni precedenti, probabilmente ti sei già consolidato come leader di Livello 1 e hai iniziato a salire di livello. Passa alla sezione successiva del questionario.

Ma se ne hai spuntate meno di otto, probabilmente non hai ancora acquisito una piena padronanza del Livello 1 e devi partire da qui nel tuo processo personale di sviluppo della leadership. Perché? Perché la tua efficacia coincide con il livello di leadership che padroneggi.