Rovistando in cantina ho trovato dei vecchi fogli chiusi in una busta di plastica... Erano le mie poesie scritte tra i 16 ed i 22 anni... Poi ho smesso di fingermi poeta.

Le raccolgo qui come memorabilia personale ma anche come documento. Mostrano i sentimenti di un giovane uomo solo, angosciato e senza Dio... Com'ero io in quell'età.

Questa raccolta la imbastí che vivevo già a Londra. Mi ero trasferito per inseguire i miei sogni di musicista lasciandomi alle spalle ogni cosa: famiglia, affetti e amici. Eravamo solo io, il mio basso e le mie "poesie".

Nel volume che immaginavo per la stampa, per ogni poesia si doveva vedere disegnato sui fogli uno spermatozoo stilizzato che nuotava sulla pagina senza mai centrare l'apertura di un ovulo, stilizzata con due linee rette separate ma vicine (come a disegnare una porta vista dall'alto).

Ho uno scan di una pagina manoscritta che rende meglio l'idea.

Perché il titolo? Perché "Ozono"? ...Si parlava tanto in quel periodo del buco nell'ozono e attraverso quel buco speravo di raggiungere qualcosa o qualcuno ma la mia sorte era quella dello spermatozoo disegnato accanto alle poesie.


Diluvio a Norderney

Le donne guardavano il mare selvaggio

con il cuore sospeso nell'aria

- il vento era cambiato a Norderney -

Gli uomini fumavano marjuana

e fiutavano disgrazie

Lontano altri occhi vedevano

crescere fabbriche rabbiose

nere come il denaro;

il vento era cambiato a Norderney.

Il sole era rosso, la roccia era calda

il mostro blu, Il Signore dei Desideri

sguazzava pazzo, eccitato dal vento

- il vento, dopo cent'anni, era cambiato. -

Gli uomini fumavano marjuana

con il cuore sospeso nell'aria

e le donne guardavano il mare selvaggio

e fiutavano disgrazie e sogni da fanciulle.

Lontano altri occhi vedevano

crescere rabbiose macchine

nere come il denaro,

diluviava a Norderney

forte come l''acqua

pesante come la carta,

diluvio a Norderney,

urli, nella notte

Piaceri nella carne

Diluvio a Norderney.

Svegliatevi!

Il vento

è cambiato.

(dalla raccolta: Ozono, Londra 1989, ali sciuto)


Anàrchica

La vita è uno scherzo

come la montagna

 

quello che vorrei sapere è

cosa ne pensi

quando godi

o quando hai voglia di

prenderlo in

bocca.

Non è divertente?

 

Non è meraviglioso

sapere che potremmo

ogni volta che vorremmo? no.

Non basta.

 

Le aquile senesbattono

della forza di gravità

e il vento quando soffia forte

sembra non voler finire più

Ah, lascia perdere...

La vita è uno scherzo

 

come la campagna.

Non c'è un albero

che si somiglia

e sono tutti uguali

e tu sei bella

bottiglia

 

ahh

la morte è una cosa seria invece.

U, se io muoio

voi soffrite...

non certo per il mio Inferno

piangerete...

solo impazzite dall'

in

vi

di

a

 

Duemila anni di Cristianesimo

e voi piangete:

che fallimento!

 

La vita è proprio uno scherzo,

come le maree.

Dieci anni di scuola

Quaranta di lavoro

e Trenta per morire.

Ah.

Io sono una marea,

mi alzo la notte

e dormo tutto il giorno

Devi Stare Attento Alessandro

Per Quello che Sei

Ti Sbatterannno Dentro...

Violenteranno i tuoi Ma

tti

i

ni

Uccideranno i tuoi

Bam

bi

i

ni

 

Tu dici Rock 'n' Roll

 

Ma E' Strano, Non Lo So.

Dio è un orco!

e

io no.

 

Cosa dici Miscredente?!

Miscredente, cossa dici?

C'è qualcuno che e lo sai

 

C'è qualcuno che, lo sai!

Qualcuno che ti odia

e non ti farà passare

non ti farà...

 

Non Sei Uniforme A Quello che Dici Di Essere,

Lo Neghi?

 

 

Po

li

zia

ba

star

da!

Cosa Dici Miscredente?!

Miscredente,

cosa dici?

(dalla raccolta: Ozono, Londra 1989, ali sciuto)


Guastati III

Poeti senza età

pinnìpedi(*) praticoni

protagonisti pyroscleriti(*)

prosternati presto, porgete

- proletari presuntuosi -

planimetricamente

i pruriti delle vostre prestazioni

al posto dei planipenni(*)

pragmatici che silenziosi stanno:

ma non vi morde il cuore

inferocito

al ricordo del Lucrezio

saggio infinito

taciuto

 

smarrito?

 

(*) pinnìpedi = sono mammiferi carnivori adattati alla vita acquatica; agilissimi nuotatori, in terra si trascinano a stento, poiché le loro ampe sono molti brevi e trasformate in natatoie. Il pensiero per la costruzione di questa metafora è volato libero all'albatross di Baudelaire; aggiungo qui che "il poeta non vola: nuota" tanto liberi e vincolati insieme mi sembrano i suoi movimenti qui sulla Terra che mi pare questa per realmente permettere tali gesta dovrebbe essere immersa nell'acqua. La deviazione etimologica della parola pinnìpendi è dal latino scientifico pinnipedia che è dal latino pinnìpes, - édis: "con le ali ai piedi", composta da pinna "ala" più pes, pedis "piede": e a me fa ridere.

 

(*) pyroscleriti = da pyrosclerite, minerale verde smeraldo, con riflessi perlacei.

 

(*) planipenni = sottordine dei neurotteri, che sono un ordine di insetti muniti di quattro ali a reticolo finissimo trasparente e di un "apparato boccale masticatore", spesso ridotto ad organo succhiatore.

 

Del pragmatismo è meglio non parlarne.

(dalla raccolta: Ozono, Londra 1989, ali sciuto)


(Senza Titolo)

Calmi!

eh.

Per

ché

a

me

mi

sta

nno

pren

den

do

le crisi

epilettiche

che

al

cervello.

Calmi.

 

Dov'è lucia?

Armònio! Chiaro!

Dove siete?

Lucia!

DOV'E' LUCIA?

(dalla raccolta: Ozono, Londra 1989, ali sciuto)