
Cos’è la NDC
La NDC è una sigla.
La si può leggere come “Nazione Dei Cittadini” oppure come la “Nuova Disobbedienza Civile”. Sta a te.
Come “Nazione” non esiste in nessuna parte del Mondo… nessuna Nazione è infatti dei Cittadini ma semplicemente presunta come tale. Come “Nuova Disobbedienza Civile” non esiste anch’essa in nessuna parte del Mondo. Sta a te.
Per me, è una scatola vuota da riempire. E’ un Esercizio di IMMAGINAZIONE. E’ come vorrei che il Mondo fosse ma non è: una Nazione dei Cittadini – ma ho il sospetto che una cosa del genere sarebbe possibile oggi solo attraverso una Nuova Disobbedienza Civile.
Ed ecco che per puro caso mi sono ritrovato per le mani la sigla: NDC – Nazione Dei Cittadini e Nuova Disobbedienza Civile.
La NDC è un Esercizio di Immaginazione.
Un nuovo e migliore Mondo, infatti, non potrà mai esistere se non saremo prima in grado di IMMAGINARLO.
C’è Chi Dice No
Il Mondo così com’è non mi piace. C’è poco da fare. Vedo sin dalla mia età adulta, cioè da quando avevo circa 16 anni, tutta una serie di cose che non mi piacciono.
Vedo un Terzo Mondo immerso nella povertà e continuamente sfruttato dalle Nazioni ricche e nessuno che riesce ad aiutarli e sono ormai convinto che nessuno voglia aiutarli ( voglio dire, se dai ad un povero un pesce lo hai sfamato per un giorno ma se gli insegni a pescare… non devi aver frequentato l’ Istituto Nazionale di Studi Territoriali a Strasburgo per capirlo… pare però che al momento non ci siano insegnati di pesca disponibili ).
Vedo la Famiglia disgregarsi sempre più, vedo un rilassamento eccessivo dei Valori morali ( è vero che non c’è più rispetto già da qualche secolo, ma oggi non c’è più rispetto nemmeno per se stessi… ).
Vedo la criminalità organizzata… anzi! “non la vedo più!” perché dopo la lezione al contrario di Riina e company si è mascherata e infiltrata in rispettabili società per azioni.
Vedo Governi sempre più lontani dai cittadini e sempre più “economici” ( e quindi vicini alle multinazionali ), vedo che tutti sognano solo di diventare ricchi, come se i Soldi potessero risolvere ogni problema, mentre mi sembra vero piuttosto il contrario.
Insomma, forse sto diventando vecchio, ma il Mondo così com’è non mi piace.
Ho imparato, però, che per cambiare il mondo – semmai lo si volesse cambiare – occorre prima di tutto cambiare se stessi.
E’ necessario Disobbedire Interiormente al Sistema per poterne immaginare uno nuovo e non dovrai mettere niente a ferro e a fuoco nella tua città nè fare estenuanti scioperi della fame. Solo IMMAGINARE. Ti va?
Ti va di IMMAGINARE insieme a me un nuovo Cittadino?
L’Obiettivo Primario
Il Nuovo Cittadino Europeo non deve mettere in discussione il suo ESSERE, ma solo le sue idee, i suoi metodi o le sue strategie. Non deve ESSERE migliore o peggiore di altri. Sul piano delle Relazioni non si confronta. Ha un atteggiamento Pro-Attivo e non Re-Attivo.
La Pro-Attività sta alla base di una probabile e nuova forma di Cittadinanza Europea o Nazionale.
Guardiamo per un momento alla categoria dei Cittadini/Lavoratori dei Servizi di Trasporto Pubblici – tram, autobus o metropolitane. Fanno una media di 5 o 6 scioperi l’anno per ottenere il rinnovo del loro contratto di lavoro e da quando ne ho memoria hanno SEMPRE fatto sciopero per ottenere il rinnovo del loro contratto di lavoro. A che serve? Sono pazzi? Sperano di ottenere un risultato diverso compiendo sempre la stessa azione? A chi importa se per 5 o 6 giorni l’anno IO, il Cittadino, ho difficoltà per andare al lavoro o muovermi attraverso la città? Le Aziende non pagano la giornata di lavoro – e risparmiano – e poi, il giorno dopo lo sciopero, tutto torna alla “normalità”. A che serve?
Eventualmente i contratti di lavoro saranno aggiornati o modificati nei tempi e nei modi che prescindono dagli scioperi fatti – che non sono serviti assolutamente a niente, e che dovranno ripetersi nei prossimi anni per ottenere nuovamente il rinnovo dei contratti di lavoro. I Cittadini/Lavoratori dei Servizi di Trasporti Pubblici si comportano in maniera Reattiva.
E questo deve essere l’Obiettivo Primario: il Nuovo Cittadino non deve ESSERE Pro-Attivo, deve COMPORTARSI IN MANIERA PROATTIVA, e non Re-Attiva.
La maggioranza delle persone sul pianeta è Reattiva, tranne chi detiene il Potere. Loro sanno cosa vuol dire Proattività e sfruttano la cosa a loro vantaggio.
Nella tua vita ti comporti in maniera Proattiva?
Sai cos’è la Proattività?
La Proattivita’

Chi ci governa è già proattivo. Adesso tocca a noi.
La proattività è la capacità di anticipare i problemi o esigenze relative all’operatività del propria Vita per riuscire, poi, ad organizzarla al meglio. Infatti, sviluppando questa competenza, si riescono a trovare modi incisivi e tempestivi per affrontare ogni situazione.
La capacità di porre questioni in anticipo permette di essere pronti per affrontarle al meglio.
Tempestività, che però, non deve portare ad un atteggiamento sbrigativo e superficiale, volto esclusivamente a incrementare la velocità di una risposta a discapito della sua efficacia.
Per sviluppare al meglio questa competenza, è necessario passare attraverso una fase di riflessione e analisi: di fronte a un problema, è necessario vagliare le opzioni disponibili e guardare ai diversi risultati di ciascuna, mettendoli a confronto con gli obiettivi da raggiungere.
Non puoi essere Proattivo se non hai Obiettivi da raggiungere.
Non possiamo contrastare l’intellettuale propaganda neo-liberista con una mentalità da “ce l’ho duro”.
Solo attraverso una scelta ponderata e ragionata si riuscirà a trovare una risposta efficace, pertinente e tempestiva alla situazione avversa – qualunque essa sia – e, soprattutto, riuscire a…prevederne altre!
E questa scelta ponderata e ragionata capace di dare una risposta efficace avremmo già da molto tempo averla compiuta.
Essere proattivi significa anche assumersi incarichi che non siano maggiori delle proprie capacità.
Una persona proattiva non subisce passivamente l’iniziativa altrui e non aspetta che gli altri decidano o agiscano prima di lui o al suo posto.
LA PROATTIVITA’ E’ LA CHIAVE PER LA FUTURA RIVOLUZIONE DELLO STATO DI COSE ATTUALI.
Chi ci governa è già proattivo. Adesso tocca a noi, come singoli e come comunità.
La Perfetta Immunità
La Nuova Cittadinanza Europea non dovrebbe essere finalizzata al combattimento e fondata sulla ricerca dell’attacco risolutivo e del colpo offensivo definitivo contro un eventuale atto del Governo a capo della totalità dei Cittadini, ma sulla ricerca del migliore comportamento difensivo atto ad evitare la contrapposizione e favorire il disimpegno dal combattimento, con la finalità di rimanere incolumi da danni ed offese.
La Nuova Cittadinanza Europea o Nazionale diventerebbe perfetta – conseguendo l’ottenimento del Rispetto dei Valori Universali della Vita degli Esseri Umani – nel realizzare quel comportamento che ottiene, insieme alla sua Vittoria, la perfetta immunità del Cittadino da danni ed offese: pertanto questo obiettivo viene sicuramente raggiunto innanzi tutto quando il Cittadino riesce a non farsi coinvolgere in un combattimento oppure, in subordine a ciò, quando riesce a vanificare l’atto governativo ritenuto ingiusto ed a farlo desistere dai suoi eventuali propositi aggressivi ed offensivi verso la Dignità Umana nel suo complesso sistema di Diritti e Doveri riconosciuti dalla Comunità Europea.
Ciò – ancora una volta – è possibile solo in un’ottica di Azione Proattiva, e non Reattiva.
Il tipico esempio orientale del ramo del salice che flettendosi sotto il peso della neve abbondante se la fa scivolare di dosso lasciando che cada a terra per effetto della stessa azione del suo peso e in questo modo si mantiene ben integro e vegeto, simboleggia giustamente il principio di non resistenza, al contrario del ramo della quercia che invece, non potendo sopportare lo stesso carico di neve e non volendosi piegare, si spezza e muore.

Non opporre resistenza alla realtà dei fatti è anche il principio cardine della Mindfulness. Cedevolezza non significa arrendevolezza. Il salice lascia cadere la neve e, liberatosi dal suo peso, torna alla sua forma originale. Se volesse resistere, sprecherebbe molte energie in una lotta senza speranza ( non potrà mai fermare la neve ).
Il principio di non resistenza, non rende dunque imbelli o non porta ad accettare supinamente gli eventi e il compimento dei fatti, bensì educa e favorisce lo svilupparsi della capacità di sottrarsi agli eventuali effetti negativi delle azioni altrui, lasciando che queste ultime si esauriscano naturalmente senza che, per questo, ne derivi un danno per il Cittadino. Solo in questo modo si può giungere alla condizione di rendere vana la voglia e la volontà aggressiva di un eventuale avversario e rimuovere quindi all’origine il presupposto del suo attacco; infatti quand’anche, rimanendo nella logica occidentale del “Mi spezzo ma non mi Piego”, si riuscisse a sconfiggere l’avversario, poiché anche costui è in tale logica e avendo di conseguenza subìto sicuramente dei danni, avrà ancora di più la voglia e la volontà di rifarsi, alla prima occasione. In tal modo la difesa è solamente provvisoria e apparente e si rimane esposti facilmente all’evenienza di essere nuovamente attaccati dall’avversario, che quindi continuerà a costituire una continua e costante minaccia.
E’ un po’ come ne “L’Arte della Guerra” di Sun-Tzu: devi sottomettere il nemico senza dare battaglia: questo sarà il caso in cui più ti alzi al di sopra del bene, più ti avvicini all’incomparabile e all’eccellente.
Credi anche tu che riuscire a sottomettere il nemico senza dare battaglia sia la Guerra Migliore?
La Corretta Vittoria
Quando si affronterà la questione dell’efficacia delle future modalità della Nuova Cittadinanza Europea sarà bene tener sempre presente che l’arte strategica e la specialità tecnica distintiva di questa dovrebbe essere quella di perseguire un’azione tattica mirata ad evitare la contrapposizione con i propri rappresentanti al Governo fin dal suo possibile insorgere, attraverso uno specifico comportamento di disimpegno difensivo, non finalizzato all’attacco né tanto meno all’offesa.
La priorità strategica della Nuova Cittadinanza, nella scelta della sua azione tattica difensiva, dovrebbe essere quindi quella di arrivare alla risoluzione del conflitto senza subire offesa, non nella ricerca di riuscire ad infliggere dei danni risolutivi al proprio Governo, ma essenzialmente – ed eventualmente – al fine di disimpegnarsi da esso e dal combattimento stesso.
La Nuova Cittadinanza perseguirebbe quindi un tipo di difesa del Cittadino che vanifichi l’atto governativo ritenuto ingiusto controllando perfettamente la sua azione fin dal suo insorgere, senza giungere a produrgli dei danni e delle offese al Governo stesso: il Cittadino si porrebbe cioè nella condizione di salvaguardare la propria incolumità concedendo nel contempo al proprio Governo l’opportunità di convincersi a desistere dai suoi propositi offensivi, prima che i Cittadini debbano ricorrere, per legittima difesa, ad azioni coercitive nei confronti del Governo stesso nel caso questi perseverasse nei suoi propositi offensivi utilizzando la forza o sistemi coercitivi per imporre l’atto ingiusto messo in discussione dai Cittadini.
La Corretta Vittoria indicata e perseguita dalla mia idea di Nuova Cittadinanza si conseguirebbe dunque quando si è riusciti innanzi tutto ad evitare di ricevere un danno a seguito di un atto governativo offensivo, ma questo risultato da solo non è sufficiente se contemporaneamente non si riesce a rimuovere all’origine ed esattamente nell’istante e nella circostanza della sua insorgenza anche la minaccia da cui il danno potenziale poteva giungere.
Per ottenere ciò al Nuovo Cittadino non è sufficiente evitare le possibili conseguenze negative che possono derivargli da atti governativi ingiusti; è anche indispensabile che ai responsabili di Governo si renda possibile la convivenza civile e la conciliazione con il Cittadino stesso, utilizzando quindi un’azione difensiva nei confronti dei Responsabili di Governo che non infligga loro già fin dall’inizio dei danni irreparabili, poiché questi giungerebbero a bloccare un possibile eventuale positivo mutamento delle relazioni del Governo nei confronti dei Cittadini interessati dall’eventuale atto governativo ingiusto, in direzione meno conflittuale.
Andare all’origine del Conflitto e riuscire ad intervenire prima di ritrovarsi in posizioni inconciliabili può sembrare utopistico nel momento che non sei seduto in Parlamento con la maggioranza dei seggi a tua disposizione.
Però esiste il concetto di Democrazia Diretta…
Il Perfetto Controllo
La Nuova Cittadinanza, deve offrire al Nuovo Cittadino la possibilità di scegliere un’azione di difesa estremamente efficace ma non offensiva e questa scelta deve essere sufficiente a consentire di ottenere il perfetto controllo sul Governo – attraverso l’attuazione di una Democrazia Diretta e fornita di un Potere risolutivo nei confronti dei propri rappresentanti paragonabile al potere risolutivo di un datore di lavoro rispetto ai suoi impiegati – e quindi la positiva risoluzione del conflitto – e a queste condizioni, ciò avverrebbe senza obbligare il Cittadino a ricorrere all’offesa per realizzare la propria difesa.
Consentire l’eventuale recupero dei Responsabili di Governo nei confronti delle loro relazioni con il Cittadino è di fondamentale importanza per la Stabilità delle Nazioni.
Agendo in Democrazia Diretta – vera e attuata – il Governo, non essendo riuscito nel suo iniziale intento e non avendo ancora subìto nel contempo dei danni dall’azione difensiva del Cittadino, è ancora in tempo a scegliere non solo di desistere dal suo manifestato atteggiamento offensivo nel timore di dover soccombere qualora insistesse nel suo proposito, ma può ancora anche scegliere – in tempo quasi reale – di lasciarsi di buon grado condurre dal Cittadino Sovrano – e suo Datore di Lavoro – verso il concepimento di un bene comune superiore a quello del conflitto da lui originato ed eventualmente, memore del rispetto ricevuto, lasciarsi condurre verso la realizzazione di una socializzazione ed una pacificazione che esso prima non concepiva.
Il Perfetto Controllo sul Governo si otterrà solo nella convinzione che i Cittadini sono i Datori di Lavoro dei loro rappresentanti al Governo e che questi possono essere rimossi dalla loro carica in tempi molto brevi se ritenuto idoneo attraverso modalità di Democrazia Diretta vera e attuata.
Il Principio dei Principi
La Nazione dei Cittadini, ovvero la Nuova Disobbedienza Civile, nasce dal presupposto che è evidenziato dal primo articolo della Costituzione Italiana:
[ … ] La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Il che vuol dire, in poche parole, che QUI comanda il NOI e non l’”io” o il “tu” – tantomeno il “voi” o l’ “essi”. Quindi il Potere da Esercitare deve partire dal basso, dai cittadini e non dai governanti – che come richiede il significato più intrinseco della parola devono solo “governare” a similitudine della “governante” di un hotel o di una casa nobiliare alle dipendenze di un “direttore” o “ricco proprietario”. Ecco, il “direttore” o i “ricchi proprietari” QUI, SIAMO NOI. I loro stipendi glieli paghiamo NOI e se non fanno un buon lavoro, prima dovremmo contestarlo e poi dovremmo licenziarli.
“Loro” non sono i nostri Padroni: sono lavoratori alle nostre dipendenze!
I Principi della NDC
Articolo 1 – Il Principio della Sovranità del Popolo
La Sovranità appartiene al Popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Articolo 2 – Il Principio della Proattività
Il Nuovo Cittadino è una persona che si comporta in maniera PROATTIVA
Articolo 3 – Il Principio della Perfetta Immunità
E’ da ricercare la massima conservazione della propria integrità fisica e morale, la quale è possibile solamente quando ci si faccia scivolare di dosso il peso del conflitto senza subire le conseguenze che derivano dalla contrapposizione forza contro forza. E’ fondamentale la ricerca del migliore comportamento difensivo atto ad evitare la contrapposizione e favorire il disimpegno dal combattimento, con la finalità di rimanere incolumi da danni ed offese. La Nuova Cittadinanza diventa perfetta quando realizza quel comportamento che ottiene la perfetta immunità del Cittadino.
Articolo 4 – Il Principio della Corretta Vittoria
Il Nuovo Cittadino deve Agire sull’Importante e non Re-agire alle Urgenze. La Corretta Vittoria si ottiene quando si persegue – e si mette in atto – un tipo di Comportamento che vanifichi l’attacco dell’avversario controllando perfettamente la sua azione fin dal suo insorgere.
Articolo 5 – Il Principio dell’Efficace Azione Coercitiva, ovvero il Principio della Democrazia Diretta
Il bagaglio tecnico e storico della Disobbedienza Civile è talmente ampio e diversificato da consentire all’occorrenza di portare avanti anche efficaci azioni coercitive sui propri Rappresentanti al Governo e la loro integrità, in questo caso, l’Azione dovrà essere condizionata dalla possibilità da parte dei Cittadini di mantenere comunque e prioritariamente la propria incolumità, in accordanza con il principio fondamentale della salvaguardia del diritto alla legittima difesa in funzione dell’imperativo naturale dettato dalla legge dell’istinto di sopravvivenza.
Articolo 6 – Il Principio della Proposta
La NDC non deve diventare mai un Partito Politico, e semmai lo dovesse divenire deve essere un Partito di Proposte e non un Partito di Schieramento di sinistra, di destra o di centro o di ogni coalizione possibile ed immaginabile di questi tre assi politici.
[ il resto è in elaborazione… ]
La Voce del Silenzio
In Italia non é previsto alcun quorum per le elezioni politiche: ciò significa che qualunque sia la percentuale di cittadini votanti, le elezioni sono comunque valide e quindi lo é anche il risultato elettorale.
Se alla cabina elettorale si presenta UNA SOLA PERSONA deciderà per tutti noi.
Però, la Proattività è sempre esistita. Quando gli Esseri Umani avevano per abitazioni le palafitte e le grotte e avevano come obiettivo prioritario solo quello di riuscire a mangiare e organizzavano e costruivano trappole per catturare la selvaggina utilizzavano la capacità di essere Proattivi.

Riflettevano e analizzavano il problema ( le prede scappavano, i lanci di pietre o di canne acuminate potevano fallire o la lotta corpo a corpo era troppo rischiosa ) e attraverso una scelta ponderata e ragionata riuscivano a trovare una risposta efficace, pertinente e tempestiva alla situazione avversa.
Anche quando si passò ad una vita più sedentaria e ci si dedicò anche all’agricoltura fu una scelta possibile solo grazie alla capacità di essere proattivi.
E la Legge che puoi sfruttare a tua reale convenienza duratura – e non solo nel breve periodo – solo agendo in maniera Proattiva.
Anche quando, per la necessità di difendersi, si conquistò la Proattività Sociale: fu un grande successo. Sin dai tempi delle palafitte fino alla creazione dei feudi, dei comuni prima e poi delle piccole città.
Però – nel tempo – più grandi diventano le Comunità di Esseri Umani e – in maniera inversamente proporzionale – sempre più piccola ed inefficace è diventa la Proattività Sociale del Popolo.
Anche l’Universo Sociale del Popolo è sottoposto a ferree Leggi Immutabili – che ogni Spin Doctor ( o, in lingua italiana: Esperto di Propaganda ) conosce benissimo.
Domanda: Dove sono gli Esperti di Propaganda del Popolo?
Risposta: Sono al Parlamento. Eletti ogni 5 anni, dal Popolo.
Agiamo proattivamente e chiediamoci: siamo sicuri che questa risposta sia corretta?
Riflettiamo: alle elezioni del 4 marzo 2018 ha vinto la Coalizione formata da Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e UDC.
In parole povere, la coalizione – dopo tutti gli inciuci ed i calcoli astrusi previsti dalla Legge Elettorale vigente, ha occupato 265 seggi su un totale di 630, lasciandone 365 a chi non ha vinto le elezioni.
Similmente al Senato, la coalizione vittoriosa ha occupato 137 seggi su un totale di 320 seggi lasciandone 183 a chi non ha vinto.
Cosa significa? Sembra che quelli che non appoggiano la Coalizione vincitrice siano di più. Quindi se si dovesse votare una qualche legge particolare e tutti quelli della rappresentanza popolare vincitori delle elezioni votassero a favore della legge e tutti gli altri a sfavore… la legge non verrebbe approvata come la VERA MAGGIORANZA del Paese – in teoria – vorrebbe.
Insomma, sembra che le elezioni del 2018 sono state vinte da chi ha perso!
Le principali forze politiche del Paese adesso sembrano essere: la Coalizione di Centro-Destra, la Coalizione di Centro-Sinistra ed il Movimento 5 Stelle.
Cosa significa? Significa che:
Alle ultime elezioni il Partito Democratico ( PD ) ha ottenuto il 18,76% dei voti – la seconda più alta percentuale tra tutti – ma il resto della Coalizione di Centro-Sinistra ha ottenuto ben poco – tra lo 0,41% e lo 2,56%.
La Lega di Salvini della Coalizione di Centro-Destra ha ottenuto il 17,35% mentre Forza Italia di Berlusconi il 14% e Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni solo il 4,35%.
Il Movimento 5 Stelle – da solo, cioè senza appartenere a nessuna coalizione – ha ottenuto il 32,68% dei voti ( cioè, ha raccolto la maggioranza delle preferenze degli Italiani solo sull’eredità di quello che fu, comunque, secondo me ).
Poi ci sono tutti gli altri: i Liberi e Uguali con il 3,39% dei voti, il Potere al Popolo! con l’1,13% e via dicendo in frammentazioni sempre più piccole – come il Partito Comunista con solo lo 0,33 % dei voti pari a 106.816 preferenze.
La Coalizione di Centro-Destra vince perché mettendo insieme tutte le preferenze ottiene il 37% dei voti complessivi. Segue il Movimento 5 Stelle con il 32,68% ed infine la Coalizione di Centro-Sinistra con il 22,68%.
Questa è la conformazione attuale del Parlamento e del Senato:


C’è una cosa che non mi convince però, al di là del fatto che le coalizioni mi sembrano una maniera un po’ debole di governare e di rappresentare veramente il Popolo: solo il 72,93% degli italiani in diritto di voto ha votato per il Parlamento e solo il 72,99% per il Senato.
Come si traduce il tutto in numeri reali?
32.840.055 di votanti effettivi, senza contare le schede bianche o nulle, contro un totale di aventi diritto al voto di 46.605.045. Cioè 13.764.990 di Italiani non hanno espresso nessuna preferenza.
Cosa significa?
Potrebbe significare che la Politica a loro non interessa, oppure che la Politica interesserebbe loro se la reputassero una cosa seria.
Al di là di quello che realmente significa, la composizione del Parlamento dovrebbe riflettere questa situazione del Popolo Italiano.
I miei calcoli – con Excel – restituiscono queste REALI percentuali:

Quindi, se al Parlamento ci sono 630 seggi e questi sono i numeri ripartiti per preferenze a seguito delle elezioni del 2018:

Il tutto dovrebbe significare che in realtà al Parlamento – almeno all’incirca – 186 seggi dovrebbero restare VUOTI.

Cioè, voglio dire: se alle prossime elezioni nel 2023 si presenteranno a votare solo il 42% degli Italiani decideranno loro per tutta l’Italia? E se va a votare UNA SOLA PERSONA su più di 46.000.000 aventi diritto?
In Italia non é previsto alcun quorum per le elezioni politiche: ciò significa che qualunque sia la percentuale di cittadini votanti, le elezioni sono comunque valide e quindi lo é anche risultato elettorale.
Se alla cabina elettorale si presenta UNA SOLA PERSONA deciderà per tutti noi.
Ti sembra una cosa normale? E’ democrazia, questa?
Ma certo che è democrazia! In un Paese Libero ognuno è libero di esprimere il suo voto oppure no!
Ma chi non lo esprime, esprime comunque qualcosa. Il Silenzio a volte vale più di mille parole… oppure vale il detto: chi tace, acconsente?
Per il mantenimento dello Status Quo, aver abolito finanche il concetto stesso di Quorum Strutturale per le Elezioni Politiche, è una tattica proattiva vantaggiosa, in quanto, a coloro che non vanno a votare per scelta, si aggiungono tutte quelle persone che solitamente non si esprimono perché disinteressate alle votazioni – e a tutti questi si aggiungono quelli della scheda bianca o pasticciata – e quindi, le Elezioni comunque si svolgano, cambiano poco o niente dello Status Quo – ed i soliti restano al Potere.
Perché nessuno in Italia ha mai parlato di questo? Eppure la platea dei votanti è sempre meno ampia già da moltissimi anni.
Già. Chi tace, acconsente – da entrambe le parti.
Esaminiamo questi dati ( fonte: Archivio Storico del Ministero dell’Interno ):
https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=C&dtel=0

Cosa possiamo rilevare?
Che l’Italia dal 1948 ad oggi è cresciuta in popolazione ed insieme a questo è cresciuto il numero delle persone che in qualche modo si disinteressano di politica, fino ad aver raggiunto al 2018 il numero di quasi 17.000.000 di persone.
Tra queste ci sono anche la sempre costante fetta di circa poco più di 1.000.000 di persone che vanno a votare ma che pasticciano la scheda per incapacità o protesta.
17.000.000 di persone è un Esercito. Ed oggi, che le stime sul numero della popolazione vanno considerate al rialzo ( circa 60.000.000 di abitanti ) anche il numero dell’Esercito dei Silenziosi può contare su un numero maggiore di aderenti. Se vale il raffronto tra oppositori e sostenitori dei vaccini anti-Covid – che potrebbe riflettere il numero di persone che appoggiano o si oppongono all’attuale governo – il numero dei nuovi Silenziosi è – approssimativamente – raddoppiato.
I Silenziosi, in crescita dal 1979. Se erano un’Azienda erano un sicuro Successo!
Ci sono sempre stati, e sempre ci saranno. Solo che un tempo erano poco più di 2.800.000 persone su una massa di poco meno di 30.000.000 di individui: oggi siamo più di 17.000.000 su un totale di quasi 60.000.000 di persone.
Siamo un minoranza? Siamo certamente una minoranza numerica rispetto al totale della popolazione, non certo rispetto al totale delle persone che hanno votato il partito più votato: 10.732.066 di voti solo per il Movimento 5 Stelle nelle elezioni del 2018.
17.000.000
Siamo comunque un Esercito di Persone, e se si pensa che il successo – e l’avvento al governo – del Movimento 5 Stelle fu decretato dall’appoggio di sole 8.000.000 di persone…
Oggi, siamo un numero sufficientemente grande da poter perfino pensare di voler Governare.
Cosa dice veramente il Silenzio di queste persone?
La Proattività è sempre esistita. Quando gli Esseri Umani avevano per abitazioni le palafitte e le grotte e avevano come obiettivo prioritario solo quello di riuscire a mangiare e organizzavano e costruivano trappole per catturare la selvaggina utilizzavano già la capacità di essere Proattivi.
Riflettevano e analizzavano il problema ( le prede scappavano, i lanci di pietre o di canne acuminate potevano fallire o la lotta corpo a corpo poteva essere troppo rischiosa ) e attraverso una scelta ponderata e ragionata riuscivano a trovare una risposta efficace, pertinente e tempestiva alla situazione avversa.
Veramente questi 17.000.000 di individui silenziosi sono in una condizione peggiore degli abitanti delle palafitte, cioè incapaci di un minimo di proattività sociale?
