Rovistando in cantina ho trovato dei vecchi fogli chiusi in una busta di plastica... Erano le mie poesie scritte tra i 16 ed i 22 anni... Poi ho smesso di fingermi poeta.

Le raccolgo qui come memorabilia personale ma anche come documento. Mostrano i sentimenti di un giovane uomo solo, angosciato e senza Dio... Com'ero io in quell'età.

"Ebraicorum Ostie" era la mia seconda raccolta di poesie giovanili, la prima s'intitolava "Kashmir, Storia di un' Evoluzione"... Chissà se la ritrovo continuando a scavare in cantina?

Io e mio fratello (che non ha niente a che fare con le mie poesie ma è in copertina solo perché è presente nella foto che ho scelto), non siamo ebrei... È il pensiero che è rivolto alle "vittime" ebree... A tutta quella propaganda che in quei giorni esaltava il popolo ebraico facendolo assurgere al ruolo di "intoccabile" e che ha condotto alla tragedia palestinese dei nostri giorni... Niente male per delle vittime...

"... E cosa dire delle altre vittime, non ebree, tipo io e mio fratello?" sott'intendevo, in quei giorni.